di Edoardo Cesarini

– Ti ho mai raccontato di come Charlie Parker divenne Charlie Parker?

– Jo Jones gli lanciò contro dei piatti.

– Esatto. Charlie Parker era un ragazzino, e suonava abbastanza bene il sassofono. Ma quella sera fece schifo. E Jo Jones fu vicino a decapitarlo per questo. Charlie pianse a dirotto quella notte, ma il giorno dopo che fece? Si rimise a suonare. Con un solo obiettivo nella testa. Un anno dopo tornò nello stesso teatro e suonò il miglior solo che il mondo avesse mai ascoltato. Immagina se Jo Jones avesse soltanto detto: “Sai che c’è, Charlie? Hai suonato davvero bene stasera. Ben fatto.” Charlie avrebbe pensato: “Infondo è vero, ho fatto un buon lavoro.” Fine della storia. Niente Bird. Questa, per me, è una assoluta tragedia. In tutta la lingua italiana, non esistono due parole più pericolose e deleterie di “ben fatto”.

Spingere i propri allievi ben oltre i loro limiti.

Anche a costo di insultarli, mortificarli, tirargli sedie addosso e deprimerli. Ma per il direttore d’Orchestra Fletcher sono tutti sacrifici che vale la pena fare per il jazz, per se stessi, per andare al di là delle proprie capacità. E non è un caso che il titolo del film, Whiplash, voglia dire proprio “colpo di frusta”. Un vocabolo che rispecchia il modo in cui Fletcher cerca di far esprimere fino all’ultima goccia il potenziale dei suoi ragazzi.

la-land-j-k-simmons-nuovo-insieme-regista-whiplash-v2-231811-1280x720

Film uscito per la prima volta nelle sale nel 2014,

Whiplash è stato scritto e diretto dal giovane Damien Chazelle. Il regista si è basato sulla sua esperienza di aspirante batterista jazz per dare vita ad una pellicola che ha sorpreso l’America e l’Academy, dato che ha ricevuto 5 nomination e vinto 3 Oscar, fra cui quello per il miglior Attore non protagonista assegnato ad un eccezionale JK Simmons.

 

tumblr_ni5mwgycKd1u7r4pko3_1280

Passione, sogno, ossessione:

la pellicola racconta la storia di Andrew, aspirante batterista interpretato da Miles Teller, che frequenta il primo anno della più prestigiosa scuola jazz della città di New York. Il ragazzo viene subito notato dal Professor Fletcher, JK Simmons, che lo vuole immediatamente con sè nella sua Orchestra. Ma l’insegnante è rispettato e temuto da tutti i suoi allievi e colleghi, dal momento che adotta dei metodi severi e violenti. L’enorme passione, l’immensa voglia e determinazione di Andrew a diventare uno dei più grandi di sempre si vengono dunque a miscelare con i tumultuosi metodi di Fletcher: il risultato è la graduale ma fulminea trasformazione della passione di Andrew in una vera e propria ossessione. Non esiste più nient’altro nella sua vita, perché il suo unico obiettivo è quello di entrare nelle grazie del professore e diventare uno dei migliori batteristi della storia. Andrew procede così con il far fuori tutto ciò che è estraneo e che ritiene possa ostacolare il suo percorso: molla la propria ragazza, diventa ostile nei confronti della sua famiglia e si rinchiude nella propria camera a suonare e suonare fino a notte fonda.

3_whiplash

Il simbolo più impressionante e vivido di questo climax ascendente si ha nel momento in cui Andrew, in ritardo per un importante concerto, rimane coinvolto in un incidente stradale piuttosto grave, in cui la sua auto si è più volte capovolta. Andrew decide comunque di scendere dall’auto pieno di sangue e ferite, ignorare i soccorsi e raggiungere a piedi il teatro, per poi svenire dopo pochi secondi dall’inizio del concerto. Si tratta senza dubbio di un messaggio potentissimo, che trasmette l’idea di come una passione sana e già inizialmente viscerale si sia trasformata in qualcosa di mostruoso, più importante addirittura di Andrew stesso.

whiplash

Whiplash non parla solo di musica.

Whiplash parla soprattutto di passioni, di sogni, di ossessioni. È un racconto emozionante, coinvolgente e in cui ogni singolo momento ha la sua fondamentale importanza. E nonostante ruoti sostanzialmente attorno a due soli personaggi e al loro rapporto, riesce e a mantenere una straordinaria integrità e serietà, che lo hanno rese una delle più liete sorprese cinematografiche degli ultimi anni.