di Pietro Murolo

Cinematografia

Questa sezione di cinehaus, che verrà aggiornata ed ampliata ogni settimana, ha l’intento di far conoscere anche ai lettori meno esperti le basi della storia del cinema, le tecniche e gli stili di regia più famosi ed utilizzati, al fine di permettere a chiunque di approfondire e magari un giorno esercitare questa arte nei suoi infiniti modi. Lo scopo della nostra redazione, oltre a fornire le ultime news, le chicche ed i retroscena riguardanti il cinema, vuole essere quello di invogliare giovani menti e piene di idee a dare il loro contributo nel mondo cinematografico. Le informazioni che vi verranno fornite in questa sezione non saranno propriamente accademiche, ma riteniamo comunque di potervi fornire una buona documentazione che vi consentirà in futuro di espandere le vostre conoscenze. Buona lettura.

Gli esordi 1.1

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Cinématographe Lumière

La nascita del cinema, così come lo conosciamo viene comunemente fatta risalire alla prima proiezione pubblica a pagamento del Cinématographe Lumière, il 28 dicembre 1895 al Salon Indien del Grand Café di Parigi, ma in realtà tale evento, seppur decisivo va riportato ad un contesto più ampio. Infatti il dispositivo di ripresa di Louis e Auguste Lumière acquista senso solo a seguito di altre invenzioni e brevetti messi punto da svariati pionieri in tutto il mondo (tra cui grandi esempi come i fratelli Skladanowsky in Germania e Thomas Edison negli USA). La data 28 dicembre 1895 va intesa quindi come una convezione, la ricorrenza di un fenomeno dalla nascita graduale ed il cinematografo rappresenta quindi una sintesi che giunge al culmine di acquisizioni diverse riguardanti la realizzazione di immagini riprodotte tecnologicamente.

Il grande contributo di Thomas Edison e William Dickson

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Il kinetoscopio

Uomo d’affari geniale, inventore, depositario di oltre mille brevetti, personaggio pubblico di grande impatto la cui vita risulta ancora oggi un impasto tra mito e realtà, Thomas Alva Edison lega indissolubilmente il suo nome con la nascita del cinema, grazie alla progettazione e realizzazione, assieme a William Kennedy Laurie Dickson, eccezionale ingegnere inglese le cui intuizioni furono essenziali in tale impresa, di macchine in grado di catturare immagini in movimento ispirato dagli esperimenti di Eadweard Muybridge. Nel 1888 presentano la domanda di brevetto per la sperimentazione nel campo della fotografia animata per poi dare prova delle loro eccezionali invenzioni nel 1893 al Brooklyn Institute of Arts and Sciences dove fu presentato il kinetoscopio, apparecchio dedito alla riproduzione di immagini (mentre il kinetografo era lo strumento utilizzato per le riprese). Il film proiettato era intitolato Blacksmithing Scene, ritraeva 3 fabbri al lavoro sulla loro incudine, e lungo in pellicola (modello standard 35mm con 4 perforazioni al lato di ciascun fotogramma che rimase la più utilizzata fino all’avanzata del digitale) 50 piedi, furono 50 passi verso il concetto di cinema. Il kinetoscopio tuttavia consentiva la visione del filmato solo ad un singolo individuo, costretto a chinarsi su una grossa cassa di legno per poter poggiare l’occhio al mirino sulla sommità dello strumento.

Nel 94 iniziò la commercializzazione,

grazie alla costruzione di piccole sale per kinetoscopio dove al prezzo di un nichelino venivano proiettati spettacoli di 20 secondi (stesso metodo che utilizzò per la commercializzazione del fonografo). Edison iniziò quindi a stipulare contratti con acrobati, circensi e fenomeni da baracconi per dare al pubblico qualcosa di mai visto o semplicemente raro, o anche personaggi pubblici a cui veniva chiesto di “posare” per la camera, con brevi interpretazioni. Il cinema iniziava ad essere qualcosa di più di un semplice strumento visivo, iniziava ad intraprendere una propria filosofia, anche se ancora molto grezza.

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