di Pietro Murolo

Narrativa

Le attrazioni ed il forte effetto suscitato dal semplice mostrare, caratterizzano, come abbiamo visto negli articoli precedenti il cinema dell’inizio Novecento, tuttavia questi elementi non impediscono la progressiva definizione di generi ben definiti ( l’inseguimento, la gag comica, la fantascienza ecc.) e si accompagnano via via al racconto di fatti ed eventi.

Tutto questo ancor prima di poter parlare di narrativa vera e propria.

Gli studiosi del cinema infatti identificano l’origine del sistema dell’ “integrazione narrativa” solo a partire dal 1908 circa (fino al 1914, secondo le periodizzazioni più condivise), ma ciò non significa che il cinema precedente, a suo modo, non racconti con un altro regime rappresentativo, avviando anche i percorsi che daranno luogo ai generi più diffusi che si imporranno durante la seconda metà degli anni Dieci.

Il sistema di intregrazione narrativa

Definisce una fase intermedia ancor prima dell’assetto “classico” che il cinema narrativo conoscerà pienamente nella seconda metà del decennio, si caratterizza per l’emergere del racconto come interesse primario, laddove i diversi elementi dell’espressione filmica vengono mobilitati a fini narrativi.

La nuova spinta narrativa rende necessario, da una parte, un sistema che regoli i raccordi tra le inquadrature e, dall’altra, una macchina da presa sempre più in movimento, in grado di assumere svariate funzioni, in un prodotto strutturato e “chiuso” che offre un esperienza sempre più immersiva al consumatore a differenza dell’esperienza più “aperta” e variabile del sistema mostrativo.

The Great Train Robbery (1903)

Prodotto e diretto da Edwin S. Porter. È un cortometraggio di 11 minuti, considerato una pietra miliare nella produzione cinematografica in quanto utilizza una serie di tecniche non convenzionali, tra cui il montaggio composito, riprese on-location e frequenti movimenti di cinepresa.

Il film è uno dei primi ad utilizzare la tecnica del montaggio incrociato, in cui due scene vengono mostrate in svolgimento simultaneo ma in luoghi diversi.

Prodotto con un budget di 150 dollari Il corto si ispira ad un fatto di cronaca, già mediato da una precedente messa in scena teatrale. Divenne uno dei film più popolari fino all’uscita di Nascita di una nazione, ed è oggi considerato da gran parte degli storici del cinema il primo film d’azione americano, uno dei primi blockbuster e il primo western con una “forma riconoscibile”. Di fatto è uno dei primi film ad avvicinarsi allo stile di concatenazione classico e alla scansione degli eventi del cinema narrativo.