di Francesco Vitiello

La psicologia nel cinema

Esistono film che per diversi aspetti vengono considerati interessanti analizzatori della psiche umana e di tutte quelle patologie che sono in grado di danneggiarla. In questo genere di film sono presenti personaggi dalla grande carica psicologica. Un’atmosfera e una struttura diverse rispetto ad altre pellicole.

Tali film procedono esercitando una vera e propria indagine della mente umana, svelandone le debolezze e le complessità che la caratterizzano: realtà, fantasia e subconscio sono i tratti fondamentali di questi film che tengono incollati gli spettatori allo schermo per il forte interesse che suscitano. Le vicende, le azioni e i pensieri dei vari personaggi si intrecciano creando delle trame piuttosto complicate che alla fine risultano difficili da spiegare con l’aiuto della sola ragione.

Film come A Beautiful Mind e Shutter Island possono essere presi di mira per analizzare alcuni aspetti della nostra psiche e eventuali degenerazioni della sanità mentale. Bisogna comunque menzionare Requiem for a Dream per la realtà drammatica proposta e per alcuni dettagli legati alla psicologia del tossicodipendente, quali l’ansia, l’insonnia e la totale assenza di comunicazione:

Requiem for a Dream (2000)

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Un discorso diverso spetta a Darren Aronofsky e il suo film del 2000 che entrerà di diritto nell’albo delle pellicole di denuncia nei confronti della dipendenza in ogni suo aspetto. Il film non è caratterizzato da una trama psicologica, poichè qui viene analizzato un tema di matrice Marxiana come l’alienazione nell’altro e in sè stessi.

L’alienazione consiste nel fatto di proiettare i propri desideri sull’altro (ciò che fa Sara Goldfarb con suo figlio), e ogni personaggio del film compie per così dire il medesimo errore, non affrontando totalmente la propria vita e vivendo di espedienti per ottenere il fatidico riscatto. Interessante per capire la psicologia del film (non dei personaggi, i quali sono completamente alienati e continuamente storditi dalle loro droghe) è la fotografia realizzata da Matthew Libatique, il quale propone primi piani frastornanti e disturbanti per proiettare lo spettatore nell’atto degradante dell’assumere droga: il frazionamento dello schermo funziona a meraviglia in questo caso, poiché pone a confronto la realtà degradante e priva di speranze con una realtà fittizia, fatta di consolazioni e sogni.

Atmosfere e luci cupe accompagnate da una colonna sonora divenuta un cult, donano a questo film una patina a dir poco angosciante, ai limiti della disperazione.

A Beautiful Mind (2001)

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Film diretto da Ron Howard e uscito nel 2001. Russel Crowe interpreta la vita del grande matematico John Nash. A seguito del ricevimento di un incarico segreto da parte del Pentagono, il nostro Nash, o meglio Russel, dopo una profonda crisi mentale e deliri vari, si trova a combattere la schizofrenia: John deve perciò continuamente saper distinguere tra piano reale e finzione mentale, arrivando a mettere in pericolo persino la vita di suo figlio. Il film tuttavia dà una speranza, poiché la cura intrapresa dal nostro protagonista non è la solita via dei farmaci obbligati: pazienti di questo tipo spesso vengono abbandonati a sé stessi poiché considerati diversi e pericolosi per la società. Nash, forte anche della sua straordinaria mente però, ci dimostra il contrario e offre l’esempio lampante di un uomo che, con le sue sole forze, si è risollevato dopo una tempesta mentale infinita.

Shutter Island (2010)

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Il film di Martin Scorsese uscito nelle sale nel 2010 può considerarsi un vero e proprio thriller psicologico. Leonardo Di Caprio e Mark Ruffalo sono alle prese con un’indagine svolta in un centro psichiatrico all’interno di un’isola. Man mano che la trama prosegue, il film si fa contorto, così come il pensiero che procede nelle vie più sotteranee e cupe della nostra psiche. Ricordi, pensieri e sensazioni si intrecciano in un film dal finale incerto: ciò che è certo è che il nostro Teddy (Leonardo Di Caprio) si trova a combattere un delirio psicotico dovuto ad un forte trauma arrivato inaspettatamente nella sua vita, il quale aggredirà la sua sicurezza e lo renderà debole, solo e delirante.

I disturbi psicologici colpiscono moltissime persone al mondo: vari registi nel corso degli anni hanno cercato di mettere a nudo aspetti della nostra psiche e di tali patologie che nemmeno noi conoscevamo. Spesso i protagonisti dotati di tali devianze mentali sono più complessi e presentano una realtà interiore piuttosto contorta che noi dobbiamo decifrare: resta a noi restarne affascinati e impazzire.