Il cinema che emoziona

di Francesco Vitiello

Ci innamoriamo di un suono, di un’immagine che rimane impressa nella nostra mente, di un’ inquadratura che non fa altro che esaltare il tutto e tracciare dentro di noi un fotogramma indelebile: ci lasciamo attrarre da scene che non fanno altro che emozionare, ridere, sognare, piangere e divertire.

Oltre a rappresentare una enorme industria culturale, il cinema sa toccare varie tematiche e affrontarle con un’abilità che altre tipologie d’arte non sanno fare: sono molti i film che raccontano una storia, vera o meno che sia, e che allo stesso tempo donano a chi ascolta e guarda con attenzione emozioni particolari.

Ci sono dei film che meritano d’esser visti, invenzioni di registi pluripremiati e non che creano un’opera d’arte tutta per noi e i nostri occhi:

Quasi Amici

Quando il comico e il dramma riescono a creare un mix perfetto, ecco che esce fuori una storia come quella presentata da Olivier Nachake, il regista francese che nel 2012 è riuscito a vincere il David di Donatello per il miglior film dell’Unione Europea.

Ciò che rende speciale questo film oltre alla trama avvincente e mai così reale(il film è tratto da una storia vera) è la colonna sonora composta dai brani di Ludovico Einaudi: uno su tutti, La mattina, sa accompagnare perfettamente i momenti di maggior rilevanza della pellicola, quelli più intensi e ricchi di significato, come a dire che una mattina, tutto sarà diverso, sarà nuovo, sarà migliore. Un film che va oltre le barriere e i pregiudizi creati dalla distinzione tra i diversi ceti sociali, un film che suscita allo stesso tempo le reazioni più genuine che un essere umano può avere: la risata e il pianto.

Sette Anime

Probabilmente uno dei film più toccanti creati dal cinema italiano grazie a Gabriele Muccino. Quando Will Smith e il regista italiano collaborano assieme, ecco che escono fuori dei grandi capolavori: dopo il successo de La ricerca della felicità esce nelle sale cinematografiche un film che vede nuovamente Will Smith impegnato nella recitazione di un dramma assai toccante.

Qui ha un forte peso la recitazione di Will Smith esemplare: l’attore riesce a incarnare perfettamente una parte non facile e ad esprimere attraverso le sue moltissime mimiche facciali le sue emozioni, le quali riescono a coinvolgere noi spettatori quasi prepotentemente.

Ennio Morricone con la sua The Crisis, riescono a regalare quel pizzico di armonia in più al tutto, un’armonia cercata dallo stesso protagonista del film, e una pace interiore ottenuta solamente a caro prezzo.

Her

Vincitore del Golden Globe per la miglior sceneggiatura, questo film riesce a regalare un mix di emozioni talmente forti che alla fine verrebbe da farsi qualche domanda significativa: amare l’altro, in fondo, significa amare sè stessi? D’altronde l’amore, come dimostra anche il film, è un lungo processo che porta alla conoscenza dell’altro e allo stesso tempo di noi stessi: un’esperienza rivelatoria, miglioratrice, incerta.

Questa pellicola è come una sinusoide di emozioni, un mix di ingredienti perfettamente uniti che rendono speciale un film che in realtà si presenta molto semplice: attraverso una storia d’amore insolita, Spike Jonze ha sicuramente lasciato trapelare il fatto che nell’era digitale, in cui per farsi una chiacchierata basta un semplice click su una tastiera qualunque, le relazioni umane stanno piano piano scomparendo.

Le possibilità di provare emozioni concrete, di darsi un abbraccio o di sentire l’odore di una persona sono sostituite da messaggi sui vari social network o da chat troppo poco impegnative: ma questo film, in realtà riesce a rivalutare il rapporto umano che viene trattato in maniera delicatissima (vanno visti i momenti del film tra Joaquim Phoenix e Rooney Mara), un rapporto che è fatto di baci, gesti, odori.

Questo film merita di essere visto perché dice moltissime cose con una semplicità disarmante: un regista cinico che non fa altro che mostrare quella che è una normalissima storia d’amore in tutte le sue sfaccettature. La colonna sonora non fa altro che marcare il senso di rivalsa del rapporto umano che nel finale riacquista valore, con parole toccanti e scene che verranno fotografate dai nostri occhi.